Borse di studio in favore degli orfani per crimini domestici e degli orfui di madre a seguito del delitto

La categoria

17/03/2023

indietro

Benvenuti nel sito del Comune di Quindici (AV)

Quindici è un piccolo paese della provincia di Avellino che si trova alle pendici del Pizzo Alvano (1.133 m), nel Vallo di Lauro, una verde conca conosciuta sin dall’antichità per la fertilità del terreno, per la fauna e per le numerosi sorgenti d’acqua.

Il suo territorio fu abitato sin dalla preistoria mentre, in epoca storica, i primi popoli conosciuti che si insediarono in loco furono gli Ausoni, gli Opici, gli Osci, gli Etruschi, i Greci, i Sanniti ed infine i Romani, a cui si deve attribuire il suo stesso toponimo. I Romani, sconfiggendo i Sanniti nel 312 a.C., conquistarono l’area Nolana e l’intero Vallo Lauretano e, per difendere questo vasto territorio, stanziarono proprio in questo agglomerato urbano un presidio militare.

Al tempo dei Romani, erano presenti nella zona ben “quindici” masserie, ovvero aziende agricole a conduzione familiare: i Romani, alla ricerca di un appellativo teso ad indicare tale area, cominciarono ad utilizzare l’espressione latina di “ad quindecim praedia” o “ad quindecim villas”.

Col tempo, la locuzione ha subito delle variazioni: fu abbreviato, per motivi di pronuncia, nel numerale “Quindecim”; sostantivato poi, nel gergo curialesco del sec. XVI, in “Quindecium” ed infine, italianizzato in Quindici.

Per la verità, molte sono le ipotesi per spiegare il toponimo di Quindici. 

Alcuni storici sostenevano che Quindici fu così detto in quanto “quindicesimo” Casale del Vallo di Lauro: tale tesi non regge, secondo lo storico del luogo Domenico Amelia, in quanto i raggruppamenti etnici della zona sono attualmente sedici e anticamente ne erano molti di più.

Un’altra ipotesi è che Quindici fosse la “quindicesima stazione militare” verso il Sud: anche siffatta ipotesi è screditata in quanto le vie consolari erano ben distanti da Quindici.

Che il paese fosse stato chiamato Quindici per la presenza di quindici briganti amalfitani è solo, ed è risaputo, una “diceria borghese”, inventata quasi per voler giustificare le faide paesane.

Quindici ha conosciuto il suo massimo splendore nel periodo rinascimentale, periodo in cui furono costruite ben venti Chiese.

Fu feudo degli Orsini, dei Sanseverino, dei Pignatelli e dei Lancellotti; prima dell’Unità d’Italia (1861) appartenne a Caserta e successivamente ad Avellino. Oggi Quindici è legato, per cultura ed economia, al vicino territorio di Napoli.

 

Piano Urbano del traffico

IMU-TASI

ANNO 2016
ALIQUOTE IMU –TASI
SECONDE CASE
Tariffa TASI 1‰
 Tariffa IMU 9,60 ‰ 
torna all'inizio del contenuto